La materia liquida non è la materia del mondo ma quella della pittura, sperimentata nei suoi modi di agire, di comportarsi prima ancora di significare.


Trascendenze  _resine, pigmenti e smalti su tela aggomitolata_cm 140x110

LA MATERIA LIQUIDA

Tracce cromatiche vengono a contatto con le asperità prodotte dalle resine e possono interrompere il loro percorso formando laghi di colore o proseguire fino a debordare i confini del dipinto.

Comprimendo la tela Loris Agosto crea la terza dimensione, passaggio indispensabile per la trasformazione dello statico in dinamico.

Lo spazio dell’azione pittorica non è chiuso soltanto nella tela, ma ingloba anche la distanza fluida di separazione tra l’opera e l’artista, il quale, attraverso uno sbilanciamento permanente realizza un collegamento effettivo con il lavoro.

Il mondo dei fenomeni non è che una sofisticata iconologia dell’inconscio che non vuole che le sue immagini esprimano, dichiarino, rivelino, ma vuole vederle materializzarsi.

L’artista insegue la rappresentazione per vie inesplorate e non teme la misteriosa bellezza attraverso la quale essa si esibisce.

Riscopre la immaginazione personale, il piacere di affrontare l’apparizione e l’annunciazione dei colori, per collegarli ed adeguarli alla velocità del nuovo itinerario.

Nelle sue superfici c’è sempre qualcosa che avanza e poi si ritrae, ma per ricomparire subito dopo in modo ancor più ricco e misterioso e produce l’impressione che l’ideazione abbia identificato il valore delle sfumature nella loro molteplice varietà.

Nello sfondo interiore risiedono le ragioni segrete che catturano l’astrazione e l’impulso mentale si manifesta in improvvisi bagliori. L’effetto visivo di cangiamento è sempre continuo e suggerisce lontananze psicologiche che svaniscono oppure si addensano, ad indicare che l’impronta iniziale si è trasmutata nell’espressione di una nuova esperienza.

La materia liquida non è la materia del mondo ma quella della pittura sperimentata nei suoi modi di agire, di comportarsi prima ancora che di significare.

Il colore è già struttura: è il modo dell’apparire.

LIQUID MATTER

Chromatic traces touch the creases produced by the resins and may interrupt their flow forming blots of colour, or they may just go on and pass over the borders of the painting.

By pressing the canvas Loris Agosto generates the third dimension, a step which is necessary for shifting from static to dynamic matter. The space of pictorial action is not limited only to the canvas but includes the fluid distance between the work and the artist who, by means of a constant unbalance, establishes a positive link with his own work. The world of phenomena is like a sophisticated iconology of the unconscious which does not want its own images to express, declare, reveal but rather wants to see them materialized. The artist pursues the representation through unexplored ways and is not frightened by the mysterious beauty through which the representation itself takes shape. He rediscovers personal imagination, the pleasure of the apparition and expression of colours, to connect and adapt them to the speed of a new itinerary. In his surfaces there is always something which advances and then withdraws to reappear again soon after in a richer and more mysterious way, so you have the impression that ideation has identified the value of shades in its multiple variety. In the inner background there lie the secret reasons which capture abstraction and the impulse of the mind appears in sudden flashes. There is a continuous visual effect of change suggesting psychological distances which vanish or become thicker to indicate that the initial trace has been transmuted into a new experience. Agosto’s liquid matter is not the matter of the world but that of painting, experimented in ways of acting which come before meaning. The colour is already a structure, a way of appearing. The sign conveys sense even before conveying full meaning


Loris Agosto Udinese di nascita. Autodidatta si oppone agli schemi della pittura di moda passando attraverso diverse esperienze figurative ed informali per sviluppare negli anni ’90 una nuova ricerca sull’idea della compressione e distensione della tela. Lavora immerso nelle colline del Friuli a Sedilis di Tarcento.

 

EVENTI SIGNIFICATIVI

News

Ginevra Graduate Istitute

Mostra a cura di Loris Agosto in collaborazione con Alessandro Monsutti – dal 1 marzo al 30 giugno 2024, in Biblioteca.

1 opera, 3 parti - Itinerante

Loris Agosto, 2023

 

Scultura, H. 200 cm; struttura in legno, tela, resina, pigmenti, oli, vernici, cartapesta

Sasso

Loris Agosto, 2023

Scultura, D. 35 cm; tela, resina, pigmenti, oli, vernici, cartapesta

Lettera alla Terra

Alessandro Monsutti, 2020, Loris Agosto, 2023

Poesia visiva, H. 100 cm, L. 68 cm; struttura in legno, carta, plexiglass


Tarcento, Tarcint, Čenta, la cosiddetta Perla del Friuli, ai confini nord-orientali dell'Italia, un nome lusinghiero che ho sempre trovato fallace, che alimenta un attaccamento nostalgico ad un'epoca d'oro passata, quella degli anni Venti, Trenta, ma anche cinquanta e sessanta.

Sono sempre stato diffidente nei confronti di qualsiasi discorso che presenti il tempo come un movimento lineare, di progresso o di decadenza, che idealizzi il futuro o simmetricamente il passato. Una perla è convessa, liscia, lucente. Il termine non descrive le caratteristiche del territorio dell'alta Valle del Torre, con le sue acque, con i suoi boschi, con le sue rocce, con le sue pieghe, con le sue crepe... con il suo passato di devastazioni causate da guerre o terremoti, con la sua stratificazione linguistica (italiano, friulano, sloveno), con le reminiscenze di una storia di confine non sempre accettata… Chiaramente, le opere intricate e stratificate di Loris Agosto entrano in risonanza con questi luoghi e i loro abitanti, traendo ispirazione dai rilievi di età giuliana -Alpi che si sviluppano come le lenzuola di un letto sfatto. Un'apertura al mondo basata su ciò che ci circonda, che esprime la vivacità del presente, l'intensità del viaggio interiore, la forza dei legami tra le persone. Luci e ombre, colori e forme, gioie e dolori, speranze e segreti.

 

“Vengo da dove sto andando!” », mi disse un vecchio montanaro afghano un giorno della lontana estate del 1996. Era forse la risposta letterale a una mia domanda di scrupoloso etnografo che gli chiedeva da dove venisse. Tuttavia, il sorriso enigmatico del mio interlocutore, il ricordo della gentilezza con cui mi guardava, del pezzo di pane che condivise senza esitazione con me durante una pausa, mi convinsero che questa frase apparentemente paradossale avesse un significato più profondo. Forse era una citazione di uno di quei poeti mistici di lingua persiana che i contadini, anche quelli non istruiti, conoscono a memoria. Ogni creatura è destinata a ritornare al suo creatore. Non siamo definiti da dove siamo venuti al mondo, da un presunto luogo di origine, ma dal modo in cui ci muoviamo da un punto all'altro, tra nascita e morte, dal nostro orizzonte. La vita in azione, la vita come viaggio. Un viaggio esistenziale nel profondo del territorio a cui ci invita Loris Agosto!

 

                                                                                                                                   Alessandro Monsutti

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